1) M(er)aviglia
2) Jagger
3) Adferr
4) Nitro
5) Il Zagon
6) Ghost rider
7) Cecchetto
8) Stinson
9) Valbo
10) Tazio nuvolari
11) Fulgur
12) Il carlo
13) Hunt
14) Eagle
15) Lo slavo
PAGELLE
1 – Stefano aka M(er)aviglia, voto 110 cum laude
Se chi vince una gara da 18 piloti in genere merita il 10, chi lo fa con una sospetta contrattura alla schiena non può avere lo stesso trattamento.
M(er)aviglia mantiene fede al suo nick e dopo essersi assicurato pole e vittoria nella sua semifinale porta a casa il primo posto nonostante la pressione dei Maledettiminions* alle sue spalle. Insomma, alla gara sul lago si impone con una prestazione mostruosa.
Nessie.
2 – Michele aka Jagger, voto 8,5
Il favorito #1 vince la sua semifinale ma non trova il guizzo per infilare la punta degli Snipers in FinaleA. Rimane comunque agganciato alla vetta del mondiale.
Sornione.
3 – Gianluca aka Adferr voto 8,5
Se conferma doveva essere conferma è stata: per il titolo piloti del MKC anche Adferr sarà della partita.
Il pilota dei Marbles, infatti, incassa il secondo podio consecutivo e scavalca Cecchetto in classifica generale, candidandosi come quinto pretendente al titolo.
New Entry.
4 – Massimo aka Nitro voto 7.5
Dopo un esordio deludente e una gara saltata ritroviamo una delle teste di serie: chiude quarto e dimostra che il ranking di inizio stagione non era immeritato.
Araba Fenice.
5 – Il Zagon, voto 9
La sorpresa di giornata.
Aveva fatto vedere cose buone nelle prime due gare, ma vederlo lottare ai piedi del podio è qualcosa che non ci si aspettava.
Zagon si dimostra estremamente a suo agio nell’indoor, qualificandosi terzo nella sua semifinale e giocandosela alla pari coi big.
Rivelazione.
6 – Matteo aka Ghost Rider, voto 7
Pronti via, in gara uno lo cartellano fuori. Lui inizia la risalita fino al quarto posto e con Stinson negli scarichi avviene il primo fattaccio: lui tira la staccata mentre Stinson no, tuonata clamorosa con il pilota delle Brugole che chiede scusa e restituisce la posizione.
In finale A rivela il suo lato oscuro con un colpetto chirurgico per far girare Stinson, poi vola a prendere pure l’altro coinquilino Cecchetto, che sorpassa giusto prima del traguardo.
Darth Vader.
Ps: in occasione della tuonata di Stinson il sedile gli finisce indietro di un metro circa, consentendogli uno stile di guida molto rilassato, da vera moto custom. Mancavano solo bandana e tatuaggio sul braccio.
Harley Davidson.
7 – Francesco aka Cecchetto, voto 5.5
Prestazione sottotono per la punta di diamante dei Manzo Team. Si qualifica indietro in gara1 e perde di vista i primi nella bagarre con Tazio.
In finale porta a termine una gara anonima nelle posizioni di mezzo, facendosi fregare all’ultimo il sesto posto dall’arrembante Ghost Rider. Da lui vogliamo di più.
Opaco.
8 – Raphael aka Stinson, voto 6
Come al solito, ne combina una dietro l’altra.
In prova non ci capisce nulla della pista quindi parte in fondo per gp1. Da qui, nell’ordine: rimonta, si issa al terzo posto, battaglia con Zagon, finisce largo, torna quinto, tuona Ghost, gli ridà la posizione e lotta fino all’ultimo con Eagle strappando per i capelli il quinto posto che vale l’ultimo posto disponibile per qualificazione alla finale A.
Parte quindi nuovamente ultimo in gara2: sorpassa Ghost e Tazio e quando mette Cecchetto nel mirino viene fatto girare in curva da uno dei due MaledettiMinions* con un colpetto di chirurgica precisione. Riparte, li riprende e conoscendo i due elementi se la prende con Tazio entrando duro su di lui, salvo scoprire a fine gara che il colpevole del fattaccio era l’altro Minion, quello con l’aplomb di Raikkonenen, finora emblema stesso della correttezza.
Casinista.
9 – Alessandro aka Valbo, voto 7
Come da pronostico lotta con Jagger per la prima posizione in semifinale. Parte dalla seconda fila per la finale e mentre è in lotta per il podio viene colpito accidentalmente dal compagno di squadra Nitro, cosa che lo fa ripartire ultimo.
Chiude nono con molta amarezza e altrettanto credito con la buona sorte.
Radicchio.
10 – Mauro aka Tazionuvolari, voto 7
Altro pilota in crescita ma imprevedibile. Disputa un’ottima semifinale e si qualifica quinto. In griglia prima della finale sposta il kart di Stinson indietro di mezzo metro sperando di passare inosservato (non va), poi battaglia senza quartiere col compagno Ghost e col pilota delle Brugole, infine paga lo scotto dello scambio di persone.
Face-Off.
11 – Salvatore aka Fulgur, voto 5.5
Gara1 brutta: non riesce a qualificarsi per la finale A. In gara2 si fa perdonare in parte: scappa subito e rifila mezzo giro a tutti.
Ritardatario.
12 – IL Carlo voto 6.5
Sfortunato in Gara1, dove rimane imbottigliato e perde il trenino dei primi. In finale B finisce secondo e stampa tempi molto buoni che fanno ben sperare per le prossime indoor.
Sogni di Gloria
13 – Cosimo aka Hunt, voto 7
Continuano i passi avanti per il pilota Manzo Team.
Un po’ troppo arrembante in alcune occasioni, ma si avvicina molto ai tempi del gruppo di mezzo.
Mellin – Facciamo progressi.
14 – Giovanni aka Eagle, voto 6.5
In gara1 rischia il colpo gobbo approfittando del casino combinato da Stinson, ma con un gesto che ha quasi del commovente decide di farsi da parte x far passare Ghost (più veloce).
In finale B ne succedono di tutti i colori e ancora una volta ne esce penalizzato. È ampiamente in credito con madama Fortuna.
Mezzo punto in più per aver portato pizza per tutti e per il fair play.
Cuor gentile
15 – Il Dane, voto 6,5
Malauguratamente ultimo dei piloti ufficiali, paga un incidente in gara2 e il kart rallentato di conseguenza.
Ma anche nel suo caso il distacco dai tempi del gruppone è ridotto a pochissimo: i tempi in cui prendeva 15 secondi al giro sembrano preistoria.
Ricorderemo a lungo la sua carica al passaggio sotto alla tribuna dei suoi tifosi in festa.
Capo Ultras.
Coach Matteo , voto 9
Un po’ per i progressi dei piloti ufficiali, un po’ perché le indoor livellano i valori, il coach capisce che non c’è più da scherzare.
Parte a razzo in semifinale e fa gara a se.
Inserito d’ufficio nella finale B, parte dall’ultimo posto e rimonta fino al secondo in un giro, poi lo sbattono fuori in un contatto poco chiaro ma come se nulla fosse si rimette in pista, recupera mezzo giro a Fulgur e taglia il traguardo in scioltezza. Perlomeno stavolta ha dovuto sudare.
Impegnato.